Forse sarà stato meglio così, perché il caldo afoso e sabbioso di qualche giorno fa sarebbe stato peggio. Forse il cielo coperto, plumbeo e lacrimoso ha reso più lineare il supersprint di triathlon, quello organizzato dal Cus (Centro sportivo universitario) di Bari presso le proprie strutture sportive nei pressi della Fiera del Levante. Partecipanti tanti, intorno ai duecento, ma non tantissimi; forse per la concomitanza con altri eventi sportivi regionali e non. Di fatto la pioggia ha rovinato la premiazione, almeno per quelli che sono rimasti fino alla fine; poi ha caricato di suspance gli atleti e di patema d’animo i genitori-sopporters per la frazione di bici, in modo particolare nella zona di salita-discesa che coincideva con il viscido giro di boa.

La gara dei più piccini è scivolata, invece, via in modo spedito, vista purtroppo l’esiguità numerica degli iscritti. Un po’ più confusa è risultata la gara di supersprint che ha visto “insardinare” fino a 6 competitor in ogni corsia della olimpionica piscina e quindi non ha permesso la partenza sincrona degli atleti, il che ha portato a qualche rimbrotto chi ha visto la propria classifica deficitaria proprio di pochi secondi di ritardo.

Ma la nota positiva della giornata è stata suonata trionfalmente  dai più giovani nella classifica assoluta. In modo particolare nella classifica femminile dove una signorinella al nome di Maddalena Mangiullo ha sbaragliato tutte e meravigliato tutti. Il bello di quando gli atleti crescono con obiettivi precisi. Si dovrebbe investire un po’ di più su questa strada forse partendo proprio dalle scuole.

Disponibilità e spiegamento di forze da parte del CUS Bari: più che buono!

Una nota di colore: Forse qualche cartellino giallo in più a chi si faceva accompagnare in gara dal proprio personal trainer in formato pediatrico e per tutte le atlete che hanno fatto da crocerossine-apripista a tanti ansimanti machi-maschietti scoppiati… forse ci stava… Vedere le foto per credere!

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